Anubi

di Fabiola Zanella

——– Gli animali domestici sono i lari del focolare: la loro presenza rende viva la casa che acquista così un cuore che batte. Soprattutto gli amanti degli animali che vivono da soli sentono la necessità di condividere la propria esistenza domestica con un fedele amico a quattro zampe. La scelta della specie e della razza dovrebbero essere ponderate sulla base degli spazi abitativi e dello stile di vita di ognuno. Dopo un’attenta valutazione di questi fattori, il mio amico Alberto decise di acquistare un gatto di razza maine coon, felino di origine nord americana, di struttura imponente ma molto socievole e affezionato. La leggenda narra che per le orecchie grandi e provviste di peli, la coda grossa e folta, questo felino sia nato dall’incrocio tra una lince ed un procione. Alberto cercò questo gatto anche su alcune riviste online finchè un bel giorno apparve un annuncio nel quale si offriva in adozione una femmina adulta di maine coon che dalla foto pubblicata appariva come un soggetto stupendo. Fu contattata immediatamente l’inserzionista la quale precisò che la femmina della foto era già stata venduta ma in alternativa aveva disponibile il padre di nome Anubi. Alberto fissò un appuntamento per vedere dal vivo il gatto maschio e arrivato sul posto, dopo aver suonato il campanello dell’abitazione e atteso l’apertura della porta, il primo gatto che apparve all’ingresso era privo di un occhio, con il pelo marrone a chiazze chiare che evidenziava una micosi in atto. Ma era quello il gatto Anubi? No, per fortuna non era lui. Pochi attimi dopo si presentò un gattone di più di dieci chili di peso, color bianco crema con una coda molto importante che lo rendeva elegante e fiero nel portamento. Ad un esame più attento si notò che Anubi aveva le orecchie ripiegate a causa di una infezione, non presentava le vibrisse e non possedeva nemmeno i denti tranne i molari e quattro canini. Era infestato dalle pulci. Indipendentemente da questi fattori Alberto decise comunque di adottare Anubi perchè manfestava un buon carattere e un portamento regale. Il controllo veterinario post adozione evidenziò che Anubi non aveva due anni e mezzo come era stato precisato dalla precedente proprietaria ma circa dieci anni. Le condizioni delle orecchie richiedevano una pulizia costante dei condotti uditivi e per l’alimentazione si dovevano somministrare solo crocchette veterinarie adatte al suo problema. Il viaggio verso la nuova destinazione evidenziò che Anubi non era stato abituato al trasporto in auto. Successivamente manifestò anche altre paure perché era vissuto in ambienti monotoni e privi di stimoli. Nel nuovo ambiente aveva paura di rumori mai sentiti prima come quelli provenienti dal vano scala. Inizialmente non riusciva nemmeno ad oltrepassare l’uscio della sua nuova casa. Dopo il costante lavoro di controcondizionamento e desensibilizzazione, Anubi migliorò e oggi è un gattone sereno. Non sopporta la solitudine e segue il proprietario ovunque. Odia letteralmente rimanere confinato in una stanza con la porta chiusa. Dal suo arrivo nella nuova casa Anubi non ha smentito le aspettative caratteriali relative alla socializzazione con persone ed altri animali: molto disponibile, accoglie chi entra nel suo territorio con un miagolio. Come riportato nello standard di razza, il maine coon è socievole con gli altri animali: Anubi infatti ha accettato Lana, la simpatica ed esuberante lagotta romagnola, il pappagallino Lira che si appoggia sulla sua schiena o sulla testa pinzettandogli le orecchie, la cavia peruviana e richiama la loro attenzione con un miagolio particolare. Anubi è un gatto fortunato perché viene amorevolmente curato con la spazzolatura del mantello, la pulizia delle orecchie, l’uso della pasta per l’eliminazione dei boli di pelo e dell’erba gatta sminuzzata. Lui ricambia elargendo affetto a tutti: vorrebbe dormire sulla pancia delle persone che vede sedute e preme con trasporto la sua guancia contro quella di chi ha di fronte. In giardino preferisce la presenza umana a quella di altri gatti che considera solo se fuori non c’è nessuno altro. Anubi raggruppa tutti i grumi che vede sparsi per casa, dalla polvere al caffè caduto per terra, tanto da essere simpaticamente definito “gatto aspirapolvere”. Ama giocare con i fili, salta ovunque anche se ha ben chiaro dove non deve andare. Dorme sulla lavatrice e alle volte addirittura sulla testa del proprietario. Guarda dritto negli occhi, modulando il suo miagolio a seconda delle espressioni del volto. Come non amare un gatto così!